
Città di Castello
Cinta ancora per buoni tratti dalle mura cinquecentesche, Città di Castello si distende lungo la valle sulla riva sinistra del Tevere, là dove i Romani avevano stabilito il municipium di Tifernum Tiberinum. Dopo essere stata saccheggiata e distrutta dai Goti durante le invasioni barbariche, venne ricostruita e fortificata dal Vescovo Florido. Prese prima il nome di Castrum Felicitatis poi quello di Civitas Castelli. Comune durante il tardo Medioevo a tendenza Guelfa, fu soggetta di volta in volta a Perugia, alla Chiesa, a Firenze, a Braccio di Montone. Nella seconda metà del Quattrocento prese il potere della città la nobile famiglia dei Vitelli. Amanti delle belle arti e della cultura in genere, i Vitelli arricchirono Città di Castello di chiese e palazzi, che ancor oggi conferiscono alla città connotazioni architettoniche proprie del Rinascimento Toscano, convogliando artisti come: Luca Signorelli, Raffaello Sanzio, Angelo da Orvieto, Antonio da Sangallo il Giovane, Giorno Vasari e molti altri. Alla morte di Vitellozzo Vitelli nel 1462, il nipote di questi Niccolò, fu bandito dalla città, ma nel 1468, alla testa di un esercito vi rientrò con la forza, facendo strage dei suoi nemici. Tante atrocità imposero a papa Sisto IV di porvi rimedio con le armi e dopo un’accanita resistenza, la città capitolò e passò con Cesare Borgia sotto il dominio pontificio rimanendovi, pur con alterne vicende, sino all’annessione al Regno d’Italia. Sotto il dominio dello Stato della chiesa nel 1538 fu introdotta l’arte tipografica che vi prosperò fino a nostri giorni essendo ancora oggi una risorsa importante per l’economia della Valle. Da visitare:
• Palazzo Vitelli alla Cannoniera oggi sede della Pinacoteca Comunale (opere di: Raffello, Luca Signorelli, Giovanni e Andrea della Robbia, Raffaellino del Colle, Pomarancio, Domenico Ghirlandaio ecc.)
• Palazzo Vitelli a Porta Sant’Egidio (opera del Vasari del 1540, con grande parco e palazzina affrescata dal Gherardi)
• Palazzo Vitelli a San Giacomo
• Palazzo dei Priori ( in stile gotico, oggi sede del comune)
• Palazzo del Podestà (facciata barocca del 1686) e la Torre Civica. (del XIII sec.)
• Il Duomo dei SS. Florido ed Amanzio (incompiuto, sorto sull’area di un tempio romano, custodisce opere di Rosso Fiorentino e Pomarancio) e la Cripta
• Il Campanile rotondo (del XIII sec. di stile ravennate)
• II Museo del Duomo (con Madonna del Pinturicchio, il Tesoro di Canoscio, paramenti sacri)
• Piazza Matteotti con Palazzo Vitelli progettato da Vasari.
• Palazzo Albizzini
• Gli ex essiccatoi del tabacco oggi Museo Burri.
• La chiesa di San Francesco (in stile gotico poi rimaneggiato, absidi poligonali del 1273, cappella Vitelli progettata da Vasari con copia dello “Sposalizio della Vergine” di Raffaello oggi a Brera)
• La chiesa di Santa Maria Maggiore (gotica con facciata rinascimentale)
• La chiesa della Madonna delle Grazie
• La chiesa di S. Domenico del 1424
• Il Santuario della Madonna del Belvedere
• Le Terme di Fontecchio
• II Museo delle tradizioni popolari in località Garavelle
• La Badia di Petraia
• L’Oratorio di San Crescentino (in loc. Morra) con affreschi del Signorelli
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